I cavoli tuoi

In genere quando deve fare un viaggio in treno acquisto il biglietto direttamente in  internet in anticipo in modo da non dover fare eventuali code alla biglietteria o alle macchinette automatiche della stazione. Una vera comodità anche perché’ posso scegliere di ritirare il biglietto del treno direttamente ai vari distributori automatici adibiti al ritiro dei biglietti presenti in tutte le stazioni. Questa mattina nella posta elettronica ho trovato un’email proprio dell’azienda sul cui sito internet prenoto i biglietti ferroviari per i miei viaggi. L’email mi comunicavano che il biglietto acquistato per la tratta Stansted-Nottingham di qualche settimana prima non era stato ritirato dal distributore automatico, in effetti non ritirai mai quel biglietto perché’ alla stazione non ci arrivai proprio, perdendo il treno. L’email però proseguiva comunicandomi anche che il costo del biglietto mi sarebbe stato rimborsato (54 sterline meno 10 sterline di trattenuta) semplicemente effettuando l’accesso al sito e confermando la richiesta di rimborso. Sono rimasto sorpreso.

In teoria non ci avrei dovuto trovare nulla di strano o di cosi sorprendente, le ferrovie inglesi, così come tutte del resto, comprese quelle italiane, rimborsano i biglietti ai viaggiatori nel caso di particolari ritardi, disguidi tecnici o amministrativi imputabili alla stessa compagnia di trasporto. Nel mio caso però quel biglietto rimase a prendere freddo dentro la macchinetta alla stazione di Stansted perché’ il volo aereo in partenza dall’Italia che doveva portarmi a Londra era stato spostato a Pisa con enorme ritardo per un presunto cattivo tempo all’aeroporto ligure. Questo mi costrinse a rinunciare al volo e rimandare la partenza alla settimana successiva senza aver avuto il tempo di cancellare il biglietto ferroviario prima della partenza del treno. La causa di tutto ciò non era certo imputabile alla ferrovie inglesi ma alla compagnia aerea e questo di fatto significava aver perso i soldi del biglietto del treno che infatti partì regolarmente da Stansted e raggiunse dopo tre ore esatte la stazione di Nottingham, con un passeggero in meno. Io, bloccato in Italia.

Non convinto del rimborso. Il treno come detto partì regolarmente, fui io a non presentarmi alla stazione. Sono andato sul sito internet seguendo le semplici istruzioni contenute nella mail e tempo due minuti un’altra email giungeva a comunicarmi che il rimborso di 45 sterline era stato effettuato, portandosi dietro anche le scuse per eventuali problemi causati.

Quali problemi non saprei rispondere ma so cosa devo rispondere a chi mette onestà e serietà nel proprio lavoro.

Ringrazio pubblicamente thetrainline.com per l’onestà verso il cliente. Non sapevo che avevo diritto a un rimborso in questo caso. Avrebbe potuto fare finta di niente nei miei confronti così come nei confronti di migliaia o centinaia di migliaia di altri clienti nella mia stessa situazione. Ma non solo, avrebbe semplicemente potuto fare come è ormai prassi diffusa ovunque in Italia… “hai perso il treno? Noi non c’entriamo niente, cavoli tuoi!”

Una risposta a “I cavoli tuoi”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.