Terza tappa verso eastTerza tappa verso east

 

Faccio finta di svegliarmi, non ho proprio chiuso occhio. Il caldo, il casino, la stanza claustrofobica. Sono le 6, una veloce doccia e scendo a vedere se la moto e’ ancora li parcheggiata a ridosso dell’ingresso di questo squallido motel. Ieri ho dovuto fare l’equilibrista per fare salire la moto sulla rampa pur di metterla il piu’ vicino possibile. L’avrei fatta salire anche in camera se fosse stato possibile. Non vedo l’ora di lasciare questo buco di posto e rimettermi in viaggio. La stronza dei venti euro non c’e’, lascio le chiave della stanza sul bancone e sparisco.

Di nuovo in strada finalmente. Il tempo e’ buono, e fa anche abbastanza caldo. Poco prima di Nis l’autostrada A1 serba finisce e diventa E80 molto piu’ simile a una bella statale che attraversa alcune montagne. Questo tratto mi porta diretto al confine con la Bulgaria. Ci sono molti lavori, stanno ampliando la strada che in alcuni tratti e ad una sola corsia per senso di marcia. Poco prima del confine faccio rifornimento all’ultimo distributore serbo, due chiacchere con due simpatici benzinai serbi poi via al confine. In uscita semplici controlli al passaporto, in ingresso in bulgaria molte piu’ domande, dove va?, la moto e’ sua?…chiedo all’ufficiale se devo acquistare una vignetta per le autostrade bulgare, ma con autorita’ e orgoglio mi dice “no vignetta in bulgaria”.

Riprendo sulla E80 e in un attimo mi trovo al’ingresso di Sofia. Amici motociclisti mi hanno suggerito di evitare la circonvallazione, troppo trafficata di camion e troppo brutta come asfalto. Piu’ veloce e piu sicuro proseguire dritti dentro a Sofia. E ne rimango entusiasta. Che bella citta’! Ordinata, pulita, piena di verde e di turisti. Passo accanto a molti edifici storici. Il traffico non e’ neanche troppo infernale. Peccato per alcuni lavori stradali che mi confondono e mi fanno sbagliare deviazione. Perdo un po’ di tempo a capirci qualcosa. Il navigatore non mi e’ d’aiuto, troppo deviazioni per lavori. Alla fine riesco ad uscire dalla citta’ e ritrovo l’autostrada A1. Adesso via veloci verso il confine con la Turchia. Vorrei riuscire a passarlo per questa sera e fermarmi a dormire a Edirne, la prima citta’ turca dopo il confine.

Una cinquantina di km dopo Plovdiv pero’ la A1 prosegue verso est, devo uscire e proseguire verso sud, li e’ il confine con la Turchia. La strada diventa meno veloce e scorrevole anche se il traffico e’ solo di camion. Si sta facendo un po tardi arrivo Svilengrad che sono le sette. Decido che per oggi e’ meglio rimanere in Bulgaria anche pensando a possibili code alla frontiera. Provo un con hotel in questa bella cittadina. Una coppia di turchi mi chiede 20 euro, contanti, subito. Capisco che piu’ che un hotel e un motel sile serbia. Non chiedo neanche di vedere la camera, voglio una doccia vera e un letto comodo, ho bisogno di riposare e recuperare la nottata precedente. Passo.

Punta a un altro hotel, quattro stelle, con garage coperto, per 110 denari bulgari, 56 euro. non mi faccio pregare. Camera con vista sul parco, letto comodo, internet e riposo. Domani finalmente turchia.

 

Svilengrad
Svilengrad

 

Faccio finta di svegliarmi, in realta’ non ho proprio chiuso occhio. Il caldo, il casino, la stanza claustrofobica. Sono le 6, una veloce doccia e scendo a vedere se la moto e’ ancora li parcheggiata a ridosso dell’ingresso di questo squallido motel. Ieri ho dovuto fare l’equilibrista per fare salire la moto sulla rampa pur di metterla il piu’ vicino possibile. L’avrei fatta salire anche in camera se fosse stato possibile. Non vedo l’ora di lasciare questo buco di posto e rimettermi in viaggio. La stronza dei venti euro non c’e’, lascio le chiave della stanza sul bancone e sparisco…veloce.

Di nuovo in strada finalmente. Il tempo e’ buono, e fa anche abbastanza caldo. Poco prima di Nis l’autostrada A1 serba finisce e diventa E80 molto piu’ simile a una bella statale che attraversa alcune montagne. Questo tratto mi porta diretto al confine con la Bulgaria. Ci sono molti lavori, stanno ampliando la strada che in alcuni tratti e ad una sola corsia per senso di marcia. Poco prima del confine faccio rifornimento all’ultimo distributore serbo, due chiacchere con due simpatici benzinai serbi poi via al confine. In uscita semplici controlli al passaporto, in ingresso in bulgaria molte piu’ domande, dove va?, la moto e’ sua?…chiedo all’ufficiale se devo acquistare una vignetta per le autostrade bulgare, ma con autorita’ e orgoglio mi dice “no vignetta in bulgaria”.

Riprendo sulla E80 e in un attimo mi trovo al’ingresso di Sofia. Amici motociclisti mi hanno suggerito di evitare la circonvallazione, troppo trafficata di camion e troppo brutta come asfalto. Piu’ veloce e piu sicuro proseguire dritti dentro a Sofia. E ne rimango entusiasta. Che bella citta’! Ordinata, pulita, piena di verde e di turisti. Passo accanto a molti edifici storici. Il traffico non e’ neanche troppo infernale. Peccato per alcuni lavori stradali che mi confondono e mi fanno sbagliare deviazione. Perdo un po’ di tempo a capirci qualcosa. Il navigatore non mi e’ d’aiuto, troppo deviazioni per lavori. Alla fine riesco ad uscire dalla citta’ e ritrovo l’autostrada A1. Adesso via veloci verso il confine con la Turchia. Vorrei riuscire a passarlo per questa sera e fermarmi a dormire a Edirne, la prima citta’ turca dopo il confine.

Una cinquantina di km dopo Plovdiv pero’ la A1 prosegue verso est, devo uscire e proseguire verso sud, li e’ il confine con la Turchia. La strada diventa meno veloce e scorrevole anche se il traffico e’ solo di camion. Si sta facendo un po tardi arrivo Svilengrad che sono le sette. Decido che per oggi e’ meglio rimanere in Bulgaria anche pensando a possibili code alla frontiera. Provo un con hotel in questa bella cittadina. Una coppia di turchi mi chiede 20 euro, contanti, subito. La moglie insiste, solo euro. Capisco che piu’ che un hotel e un motel stile Serbia. Non chiedo neanche di vedere la camera, voglio una doccia vera e un letto comodo, e di stronze ne ho abbastanza. Voglio riposare e recuperare la nottata precedente. Passo.

Punta a un altro hotel, quattro stelle, con garage coperto, per 110 denari bulgari, 56 euro. non mi faccio pregare. Camera con vista sul parco, letto comodo, internet e riposo. Domani finalmente Turchia.

Svilengrad

 

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