[:it]Islanda 2017 giorno 7[:]

[:it]7 Luglio Akureyri – Hvitserkur strada 711

Decidiamo di viaggiare ancora insieme, prima di lasciare il campeggio e rimetterci in marcia ci facciamo fare una foto in assetto da viaggio. Pesciamo il primo che passa nel campeggio. Un brasiliano. Altra costante del viaggio, su cento volte che ho chiesto informazioni almeno novanta erano turisti dalle parti piu’ disparate del mondo. Gli Islandesi sono veramente pochi.

Da sinistra, Roberto, Antonio e io

Antonio desidera visitare i giardini botanici li ad Akureyri, lui e’ un rinomato botanico e ha scritto diversi libri. Non era nel mio itinerario ma penso che sia una cosa interessante e diversa, Roberto e’ della stessa idea e infatti rimaniamo a bocca aperta nel vedere piante di climi miti in un ambiente cosi estremo. Incontriamo nel giardino botanico anche una scolaresca di bambini sui 6 anni tutti vistiti uguali. Fa un certo effetto vedere i bambini qui e non in visita a Gardaland, poi ci ricordiamo che siamo in Islanda.

Giardini botanici ad Akureyri
Giardini botanici ad Akureyri
Giardini botanici ad Akureyri

Finita la visita al giardino botanico di Akureyri, sia Antonio che Roberto decidono di proseguire con me. Mi fa piacere avere compagnia nonostante sia un viaggiatore solitario. Abbiamo gli stessi ritmi, la stessa curiosita’ e voglia di avventura. Si prosegue in rigorosa fila indiana, io che tiro la fila, Antonio con la sua gloriosa Moto morini e Roberto a chiudere la fila.

Strada 1
vallata sulla strada 1

Prossima tappa il museo fattoria di Glaumbaer. Qui sono riprodotte le antiche case in torba usate dagli abitanti dell’islanda. Molto bello e interessante, fino a che arriva un pullman di turisti, americani, che ingolfa le casette e il museo.

case e muri di torba
Muri di torba

Interno antica casa di torba
Case di torba

mangiamo un hotdog dal camion ambulante li vicino per poi puntare verso le scogliere di Hvitserkur e la spiagga delle foche.

Strada 1
I famosi cavalli islandesi

Dalla Strada 1 svoltiamo a sinistra sulla strada 711, sterrata con parecchie buche e ci lasciamo alla spalle ogni forma di vita e civilta’. Un posto unico, isolato, arriviamo all’ostello Osmar, davanti alla spiagga delle foche che sono li sulla riva opposta a pancia in su a dormire beate.

Le foche sulla spiaggia a Hvitserkur
Hvitserkur la scogliera-troll della leggenda

La spiagga e’ nera di una sabbia vulcanica talmente fine che sembra talco.

Spiagga nera vulcanica

Per la notte devo dare fondo a tutta la mia capacita’ di trattare, faccio arrivare persino il proprietario che ci offre una sistemazione in camera privata da tre per 35 euro. E anche oggi e’ andata piu’ che bene.

ostello in camera da tre

per cena il gestore ci suggerisce un minuscolo e sperduto ristorante che fa solo pesce a esattamente…. 15 minuti da li. Siamo veramente fuori dal mondo. I 15 minuti islandesi diventano quasi 45 sullo sterrato tra fantastiche scogliere selvaggie. uno spettacolo. Troviamo il ristorate e ci gustiamo una bella zuppa di pesce calda per poi rientrare all’ostello. Visto il luogo remoto e disabitato in cui siamo la giornata si conclude in bellezza.[:]

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