Trasferta a Derby

Dopo solo tre giorni dalla mia visita al CenterJob Plus, lo scorso lunedì 6 Luglio per fare richiesta del National Insurance number, mi sono ritrovato nella posta, puntualissima come le bollette da pagare italiane, la lettera di conferma per il colloquio da effettuare il lunedì successivo 13 luglio alle 15.30 presso l’ufficio di Identity and Passport Services in quel di Derby. Ma come se non bastasse, Il giorno successivo alla lettera, lo stesso ufficio ha pensato bene di farmi anche una telefonata sul mio telefonino per chiedermi ulteriore conferma sulla data del colloquio. “Loro” (ufficio statale) che chiedevano a me se mi andava bene il giorno e l’ora !!! Proprio come in Italia. E così oggi 13 luglio alle 13.30 dopo un veloce pranzo ho raccolto tutti i documenti necessari, preso il passaporto e mi sono riempito la borsa di riviste e libri…fiducioso che almeno un po di sana burocrazia perditempo i romani l’avessero di sicuro insegnata a questi anglosassoni…Ma mentre cammino verso la stazione presto mi rendo conto che ho valutato male il tempo che avrei impiegato a raggiungerla…accelero il passo e arrivo in stazione alle 13.55 con il treno in partenza alle 14.08…ma di quattro biglietterie inspiegabilmente una sola è aperta e con una coda di almeno dieci persone. Bene adesso si che mi sembra di essere proprio a casa! Allora metto in archivio il treno delle 14.08 e passo a quello delle 14,18 che fa qualche fermata in più e arriva a Derby verso le 14.48 escluso un eventuale ritardo che mi costringerà ad affrettare il passo anche per le vie di Derby con l’aggravante che io a Derby non vi ho mai messo piede, ma con mappa e taxi rimango fiducioso anche perché’ l’arrivare in anticipo serve esclusivamente a prendere una posto da sedersi per far passare le ore di attesa. “Avanti il prossimo” sento…Porca vacca il prossimo sono io…mentre mi distraevo a pensare e maledire le ferrovie inglesi…le ferrovie inglesi ci davano dentro alla grande! 14.00 faccio i biglietti, 14.04 mi incammino a passo svelto al binario 6…il treno e li sui binari che mi aspetta. 14.08 puntuale come un pendolo svizzero appena caricato…parte. E un po’ mi fa incazzare…ancora un treno in perfetto orario e “schifosamente” pulito con aria condizionata funzionante e poltrone comode e spaziose anche per le mie lunghe gambe. E posti a sedere…tanti posti a sedere. Alle 14.32 si ferma a Derby, ancora vergognosamente in orario. Esco dalla stazione e chiedo informazioni ad un tassista…ho la mappa di Google ma se posso rompere le balle a qualcuno preferisco, altrimenti che divertimento c’è. “In fondo alla via al semaforo gira a destra e prosegui fino in fondo” va bene il tassista non vuole farsi tritare le balle ho afferrato…mi incammino London Road, Babington Lane, Green Street finche giungo nel centro pedonale, passo la bella chiesa di St Peter e vedo il palazzo entro…secondo piano alla porta un agente della sicurezza molto gentile che mi prende il passaporto e mi fa accomodare in un salotto più che una sala di attesa. Solo due persone davanti a me, ma non mi esalto più di tanto dato che sono 30 minuti in anticipo. Tiro fuori il libro e inizio a leggere tenendomi ben stretta la poltrona su cui sono seduto in attesa della bolgia…già mi immagino a quanti, oltre a me, hanno dato l’appuntamento alle 15.30. Subito mi viene in mente il consolato americano a Firenze quando andai a fare il colloquio per ottenere il visto…al telefono due settimane prima l’addetta in un perfetto italiano…tanto perfetto che subito mi sembrò di aver chiamato il consolato italiano invece di quello americano, mi diete appuntamento alle 8.45 del mattino rimarcandomi premurosamente la puntualità’. E io, grazie al miglior tassista del mondo, arrivai puntale alle 8.30. Peccato che il consolato a quell’ora era ancora chiuso al pubblico e fuori sul marciapiedi vi erano già almeno venti persone ad aspettare. Che diventarono una cinquantina alle 9.00 quando i cancelli si aprirono! Tutti con lo stesso appuntamento alle 8.45 !!!! “Signore prego se vuole seguirmi alla scrivania quattro”…e ? come ? la voce della guardia mi interrompe la lettura a poche pagine dalla fine del capitolo…mi guardo attorno e mi accorgo che sono l’unico rimasto nel salotto d’attesa…guardo l’orologio 15.30 …eeeeeeee…la Madonnaaaa direbbe Renato Pozzetto. Ore 16.00 tutto finito…colloquio, moduli, firme, copie dei documenti. “Due settimane e riceverà per posta il suo numero, tre settimane e riceverà il tesserino” mi dice la gentile impiegata. E no! adesso voglio fare un po’ di coda, voglio stare dentro un sala d’attesa stracolma di gente incazzata, con bambini che piangono e personale maleducato che perde tempo e ti fa correre da un piano all’altro. Ma niente da fare la guardia mi apre la porta…mi apre anche la porta!!! e mi saluta…Ma come ? faccio ancora in tempo a tornare a Nottingham in orario d’ufficio! Ma per favore siate seri io sono italiano ste cose sono assolutamente inconcepibili. Allora mi faccio un bel giretto per il centro storico di Derby per poi con calma raggiungere la stazione per tornare a casa. 16.20 entro guardo il tabellone delle partenze 16.20 il primo treno per Nottingham…siete sempre cosi dannatamente precisi voi Inglesi, penso, che anche se corro al binario non faccio neanche a tempo a vedere l’ultimo vagone allontanarsi…ma poi ripenso al diavolo…ci provo! salgo le scale e scendo al binario…e il treno e li fermo! siiiiii è in ritardo! …un momento chiedo al macchinista se non è per caso già quello dopo pronto…urca la peppa è proprio quello delle 16.20, salgo mi siedo e parte…16.22 due minuti di ritardo che…considerando il fattore di caos assoluto, il fuso orario e la costante K a zero gradi kelvin significa…un ora di ritardo italiano! Come godo!! E godo ancora di più non appena arrivo a Nottingham…esco dalla stazione e dalle pozzanghere per terra ne deduco che deve aver appena finito di piovere ma piovere BENE! guardo il cielo ma non promette niente di buono e ho dieci minuti di cammino prima di raggiungere casa ma questa volta…si questa volta niente più fregature ho l’OMBRELLO nella borsa. “Adesso” dico puntando il dito al cielo con tono di sfida “se vuoi piovere fallo pure! Su dai cosa aspetti dannato tempo Inglese…su forza…adesso che ho l’ombrello non hai il coraggio”…mai, ripeto MAI stuzzicare il can che dorme…alla quarta presa per il culo che invio alle nuvole minacciose sulla mia testa…è partita una ramata d’acqua che le foto non rende assolutamente l’idea di quanto fosse violenta sta maledetta. Basta solo dire che la gente in giro con gli ombrelli si rifugiava sotto i portici o negli ingressi dei palazzi per ripararsi. Una cosa assolutamente pazzesca. Sono arrivato a casa che avevo i pantaloni completamente fradici dalle cosce fino alle caviglie…le scarpe piene d’acqua, la maglia che pesava qualche chilo tanto era inzuppata e pensare che avevo l’ombrello! Il tutto per la durata di venti minuti. Grazie e avanti con la prossima.

IMG_0039  Treni inglesi che vergogna cosi puliti ed efficienti

IMG_0045In lontananza la centrale elettrica a carbone appena fuori Nottingham vista dal treno

IMG_0046 Cascina nella campagna inglese

IMG_0048 Campagna inglese e cielo plumbeo

IMG_0050 London Road in Derby

IMG_0054 La classica buca delle lettere inglese. Ogni volta che ne vedo una mi viene in mente Mr. Bean in un episodio in cui si nasconde dentro e non riesce più ad uscire…fenomenale.

IMG_0051 La chiesa di St. Peter in Derby

IMG_0057 L’acquazzone al ritorno a Nottingham. Credetemi che le foto non rendono assolutamente l’idea di cosa è sceso dal cielo.

IMG_0058 L’arca di Noè è appena passata in fondo alla via