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Domani mattina alle 7 in punto inizia finalmente il viaggio verso il Mar Rosso anche se per il momento sarà un aereo a farmi viaggiare nei cieli europei mentre solo da Giovedì pomeriggio sarà la scalpitante strommina a condurmi sulle strade dell’Asia e del Medio Oriente.

“…tutto e ormai pronto!” si dovrebbe dire in questi casi. Ma nel mio caso il tutto non è ancora pronto, mancano ancora alcuni piccoli dettagli da sistemare sulla moto oltre ai bagagli da preparare e caricare. Ecco il motivo per il quale arrivo in Italia domani e mi metto in sella invece tre giorni dopo.

“…io sono pronto!” è l’altra frase da pronunciare. Rimando anche questa. Sinceramente non avendo mai fatto un viaggio simile non riesco ancora a capire se sono pronto o no. Da dieci anni viaggi da una parte all’altra del mondo in aereo. Ho fatto talmente tanti km che un semplice viaggio come quello di domani, Inghilterra-Italia, mi sembra essere un Laigueglia-Alassio in autobus. (sono 2Km scarsi). La cosa più normale che esista. Non ho neanche più quell’eccitazione da aeroporto o da decollo, quell’euforia mista ad irrequietezza da volo, persino la noia, che dopo alcuni voli, assale una volta terminato il check-in ed i controlli sedendosi ad aspettare, non si fa più sentire. Due ore (+ ritardi) passano incredibilmente così veloci che neanche mi ricordo cosa ho fatto, dove mi sono seduto o con chi ho fatto due chiacchere. Riesco persino a dormire sull’aereo! Ma 9000km in moto, in solitaria, fuori dall’Europa…stravolgono completamente il concetto di viaggiare a cui mi sono abituato fino ad ora. E allora come faccio a dire se sono realmente pronto o no ? Anche perché’ è proprio questa la domanda a cui questo viaggio voglio che risponda. Sono pronto ad infilare la mia vita dentro ad un paio di valigie laterali ed un bauletto e girare il mondo su due ruote ?

Comunque questo è il cielo che lascio qui. E con “lascio” intendo proprio che non deve assolutamente seguirmi. Ho assoluto bisogno di SOLE per tutta la durata del viaggio!