“I feel safe…”

Alzo gli occhi dalla tazzina del cappuccino che ho davanti e guardo fuori dalla vetrata la gente passare nella stretta via pedonale. Ogni tanto qualche passante si ferma alcuni secondi davanti alle vetrine dei negozi per poi riprendere la propria camminata nel flusso continuo di persone. Bevo un sorso e poi rialzo lo sguardo verso il mondo la fuori. Una donna sulla cinquantina e una ragazza sui venti si fermano davanti alla vetrina del negozio di abbigliamento di fronte, le guardo distrattamente. Poi il cappuccino caldo reclama ancora la mia attenzione. E’ un attimo. Alzo nuovamente gli occhi e vedo la donna seduta per terra in mezzo alla via con in mano lo spray per l’asma e la ragazza in ginocchio che la rassicura. Il tempo di mettere insieme i pensieri e almeno dieci persone di cui otto di giovane età si fermano chiedendo alla donna se ha bisogno di aiuto…in pochi secondi ecco arrivare il classico poliziotto inglese in divisa scura con la pettorina giallo fosforescente. Da dietro al vetro nel caffe non riesco a sentire cosa dice, ma “sento” dai modi che usa nel parlare alla ragazza, tutta la sua gentilezza e premura. Non posso farci niente la cosa mi colpisce. . Intanto le decine di persona continuano a turno a chinarsi e a rassicurare la donna che lentamente riprende a respirare normalmente. “You know what I really like of this country ?”, “Sai cosa mi piace veramente di questo paese?” mi dice all’improvviso l’amico inglese seduto a fianco a me dopo che anche lui ha assistito in religioso silenzio alla stessa scena al di la della vetrata. “…I always feel safe”, “…Che mi sento sempre al sicuro” conclude. Annuisco in segno di aver compreso. Poso la tazzina e penso che in realtà non ho proprio capito quello che intendeva dire…allora mi rimetto addosso i panni dell’italiano e per un secondo, uno solo, provo ad immaginare quella scena nella mia mente in una delle tante città italiane…vedo le persone che passano e guardano la donna a terra per poi accelerare il passo e proseguire oltre, vedo i soliti curiosi che si fermano per soddisfare il loro di bisogno e non quello della donna a terra, non vedo nessun poliziotto, non ancora…vedo una donna che si sente male e che non chiede assolutamente aiuto a nessuno ma anche nessuno che chiede a lei se ne ha bisogno….poi vedo il poliziotto non sento cosa dice alla ragazza ma non ha lo stesso atteggiamento del poliziotto inglese nel parlare, è più preoccupato a “mostrare” l’autorità che porta sulla divisa piuttosto che mostrare calore umano a chi in quel momento ne ha bisogno….ed ecco che a quel punto capisco. “I always feel safe”. E non tanto per avere un ambulanza o un poliziotto armato vicino…quanto per contare sull’umanità delle persona attorno a te chiunque esse siano, ovunque ci si trovi e qualsiasi cosa si abbia bisogno, così proprio come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Finisco di bere il mio cappuccino e inevitabilmente penso se mai un giorno potrò dire anche io seduto in un Caffè italiano… “Sai cosa mi piace veramente di questo paese ? Che mi sento sempre al sicuro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.