Si ma…

…quale è il posto in cui mi sono trovato meglio? Devo essere sincero a questa domanda non ci avevo mai pensato prima…cioè non seriamente almeno fino a quando il promotore finanziario della mia banca qui in Inghilterra mi ha posto la domanda incuriosito dal mio vagabondare lavorativo in giro per il mondo. Il succo della sua domanda, un po’ a trabocchetto diciamolo, in realtà era più del tipo “Si vive meglio qui tra noi gentlemen o dall’altra parte dell’Atlantico in mezzo agli Yankees?”, Beh in quel momento lo ammetto ho barato, non mentito si badi bene ma semplicemente barato, spingendo Nottingham e l’Inghilterra sul gradino più alto del podio della mia ipotetica e personalissima graduatoria delle preferenze. Non potevo fare altrimenti dato che non mi aveva ancora finito di proporre un decente investimento in cui parcheggiare un po’ delle mie banconote con l’effige della Regina. Volessi mai, ho pensato in quel momento, preso in contropiede dalla sua curiosità, che rispondendo Austin o Palo Alto potessi offendere il suo orgoglio anglosassone proprio qui a casa sua! Devo dire che all’apparenza il mio un po’ sfacciato opportunismo ha funzionato. Per lo meno ho salvato Il suo orgoglio anglosassone…cosa che sinceramente mi auguro di poter dire tra sei anni anche per le mie banconote con l’effige della Regina. Comunque sia o sarà, al di là della curiosa situazione in cui mi è stata rivolta la domanda…mi sono reso conto di non avere proprio una risposta e neanche la benché minima idea. E di questo ringrazio il cielo! Si insomma mi sono trovato bene ovunque sia stato, sia da una parte che dall’altra dell’oceano e anche male in alcuni momenti, ci mancherebbe questo è il mondo…conosciuto persone fantastiche e un po’ meno fantastiche di tantissime diverse nazionalità e culture… ma credo che mettere sulla bilancia certe cose per soppesarne il bello e il brutto finirebbe per togliere il gusto, l’essenza di questo mio vagabondare. Ecco perché’ ho deciso che d’ora in avanti a questa domanda risponderò con una frase tanto banale quanto sincera: “…il prossimo posto in cui andrò”.

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