Major Oak

Al suo cospetto anche l’uomo più duro non può che provare un nobile senso di rispetto ed inchinare il capo. Lui è il fiero guardiano secolare, colui che dai tempi osserva il breve passaggio di noi uomini e le nostre gesta. Lui non giudica, ma solo ci ricorda, con la sua imponente presenza, che noi siamo figli della natura, non i padroni. Ecco questo è il succo del vortice di emozioni che il Major Oak mi ha suscitato non appena ho potuto ammirare la sua maestosità’. Ero nel mezzo della foresta di Sherwood dove il tempo sembra si sia fermato, o meglio a guardare lui il tempo qui non sembra esistere affatto. Tanto che basta stare un attimo sotto la sua ombra protettiva con gli occhi chiusi per essere catapultati da Sherwood a Fangorn, nella Terra di Mezzo. Allora poi basta poco per riuscire ad ascoltare il suo lento e armonioso conversare con i suoi amici Ent. Se passate da queste parti vi consiglio di venire a trovarlo. Lui ha secoli di storie da raccontare.  .

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No, non è una semplice quercia. Lui è il Major Oak. Una delle più imponenti attrazioni naturali della famosa foresta di Sherwood qui nel Nottinghamshire. Il suo nome sfortunatamente non dice un granché’ ai turisti stranieri, al contrario invece degli inglesi che giustamente lo ritengono l’albero più importante di tutto il Regno Unito. Maestoso, imponente, grandioso, La sua età si aggira attorno agli 800-1000 anni. Un peso stimato di 23 tonnellate ed un altezza di 15 metri. Il tronco ha un diametro medio di 3 metri e 37 cm e una circonferenza superiore ai 10 metri. Nel 1790, Major Hayman Rooke, da cui poi prese il nome, fu il primo a misurarlo e a inserirlo nel suo libro sulle antiche querce di Sherwood. Uno scherzo della natura ? forse. Alcuni ipotizzano che le sue enormi dimensioni siano il frutto di non un solo albero ma di più alberi di quercia che secoli e secoli fa sono germogliati molto vicini tra loro per poi crescere come un tutt’uno. Altri sostengono che sia stata la conseguenza di una cimatura che veniva eseguita ogni 40-50 anni e che permetteva alle piante della foresta di crescere molto più robuste e ‘grasse’. in realtà a nessuno importa ne il perché’ e tanto meno il percome. Quello che importa è che Sherwood ha e avrà sempre il suo guardiano. Il Major Oak.

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