Sulla via di Damasco

La domanda che ormai da qualche mese frullava nella mia testa era…verso nord o verso est ? Due erano infatti le direzioni che avrei potuto intraprendere nel mio prossimo viaggio. Capo Nord, meta ormai tanto inflazionato da noi mototuristi ma ancora tanto meravigliosa ed emozionante. Oppure il Monte Ararat al confine tra Turchia e Armenia. Luogo affascinante e carico di spiritualità. Due mete per due viaggi completamente diversi. Uno più paesaggistico immerso nella natura spettacolare dei fiordi norvegesi e su fino al punto più a nord raggiungibile in moto, l’altro invece più culturale, attraverso luoghi dove grandi imperi, da quello romano a quello ottomano, hanno lasciato nei secoli impronte indelebili. Due meravigliosi lunghi viaggi entrambi comunque capaci di regalare incredibili esperienze di vita. Indubbiamente una scelta difficile. In alcune momenti la mia bussola puntava verso nord altre verso est cosi’ fino a pochi giorni fa quando in maniera del tutto imprevista ha puntato verso sud!. Sud-est per la precisione, in direzione Damasco in Siria. Si parlava e si vagava con la fantasia tra una birra e l’altra quando una voce uscita dal coro disse “l’anno scorso ho girato tutta la Turchia e poi giù in Siria fino a Damasco..” Damasco! appena ho sentito il nome di questa città mi sono venuti in mente i banchi di scuola. Damasco, Aleppo, nomi che allora erano cosi lontani nei tempi e nella geografia che quasi si faceva fatica a credere che esistessero veramente anche al di fuori delle pagine di quei libri di storia. Ed è proprio sui banchi di scuola che nasce quell’irresistibile curiosità di vedere quelle terre lontane, di respirare il profumo d’oriente, percorrere le stesse vie polverose su cui soldati di grandi imperi marciarono in battaglia e carovane di commercianti ed esploratori cercavano fortuna, per poi ritrovarsi con il cuore stordito dall’emozione al cospetto di maestosi palazzi ed enormi moschee dalle forme tondeggianti. Desideri che inevitabilmente ci si porta dietro negli anni e che magicamente si risvegliano quando qualcuno pronuncia la fatidica frase “…ci sono andato”. Allora a quel punto ti rendi conto non solo che quei posti, di cui fantasticavi sui libri di scuola, esistono veramente (che non è mai una cosa scontata :)) ma che sono ancora mete di viaggiatori oggi come allora. Basta svegliarsi! Dunque…. la Siria, apparentemente, richiede il Carnet de Passage en Douane (CDP), che per chi non lo sapesse è il documento di importazione temporanea per la moto. E’ un po’ una seccatura questo documento, primo perché’ costa, costa la fidejussione che in alcuni casi blocca una considerevole cifra di soldini, e secondo perché’ è comunque un documento da richiedere all’ACI e quindi è necessario passare attraverso la rinomata burocrazia italiana. Comunque la Siria richiede(?) il Carnet ma non ne fa assolutamente un dramma se ci si presenta alla loro frontiera senza. Si paga qualche tassa-balzello in più e ti aprono i cancelli. E’ questa è un ottima cosa. Poi c’è la questione del visto. Richiedono ovviamente un visto di ingresso ma si può farne uno temporaneo tranquillamente alla dogana senza dover fare richiesta ad alcuna ambasciata mesi prima. Inoltre, la Siria è veramente un piccolo stato e in una giornata di viaggio tranquillo la si attraversa tutta dal confine nord con la Turchia fino al confine sud con Israele. Infine, cosa molto importante, la situazione politica è moderatamente stabile, per lo meno al momento, e non sembra che possa cambiare repentinamente da qui a Maggio come in altri stati dell’area mediorientale. Insomma un occasione da sfruttare. Cosi rivoltando completamente la mia bussola ho deciso che la direzione del viaggio sarà verso est su questo itinerario di massima per il momento. Attraversamento il più velocemente possibile dei Balcani. Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria. Solo tappe di trasferimento fino al confine turco. Poi Istanbul dove vorrei fermarmi un paio di giorni per visitare i luoghi più importanti della città, La moschea blue, Santa Sofia, il Gran Bazar, il mercato delle spezie, l’ippodromo ecc. Qui alle porte dell’oriente partirò per il tour della Turchia. Passando a nord del paese e andando sempre più verso est. Amasya, Erzurm, Igdir, fino ai piedi del Monte Ararat. Da qui scenderò lungo il confine con l’Iran fino al lago di Van nel cuore dell’Anatolia, per poi visitare il Nemrut Dagi e la tomba di Antioco II. Poi scenderò fino al confine sud con la Siria che attraversò in direzione di Aleppo. E ancora giù fino a Damasco. Dove invertirò la rotta in una risalita verso la Turchia e la Cappadocia, poi Istanbul per fare rientro a casa. Ad occhio e croce circa 7500-8000 km. E’ un Lungo viaggio e i giorni a disposizione pochi per questo sarà necessaria una pianificazione un po’ più precisa del solito. Ma ho tutto il tempo a disposizione per questo a cominciare dall’itinerario.

itinerario

6 Risposte a “Sulla via di Damasco”

  1. Però! Che viaggio che hai in mente! Deve essere veramente fantistico passare in quei luoghi, mentre leggevo ti immaginavo come in un film, in sella alla tua moto(che invidia), in un mix tra mediterraneo e indiana jones. Per quanto mi riguarda preferisco i paesaggi del nord europa, ci sono stato nel 91, sono partito con un amico in macchina, siamo arrivati fino a Lubecca, da li traghetto attraversando il mare del nord fino ad Oslo, città stupenda. Ci siamo fermati una settimana, poi siamo ripartiti per la Svezia, succesivamente qualche giorno in Danimarca, e sull’isola di Odense, infine siamo tornati dopo 18 giorni, è stata la vacanza più bella della mia vita. Ha contribuito anche il fatto di essere giovani e spensierati…

  2. …bello il nord. Paesaggi da sogno. Capo nord e’ un viaggio che faro di sicuro…come vi siete trovati con le sistemazioni, alberghi,hytte, campeggi ? amici che vanno spesso mi dicono che oggi il nord (norvegia e svezia in particolare) sono piuttosto care. Con il traghetto avete fatto Lubecca-Oslo ? quanto ci avete impiegato ? Avevate prenotato qualcosa ? in che periodo siete andati ? Mi fai venire voglia di andare su al nord e piu giu a sud….unico inconveniente mi ci vogliono un paio di mesi liberi e quelli li ho gia messi in cassetto per il 2011.

  3. Abbiamo dormito solo in campeggi e macchina (avevamo 20 anni), era luglio e si stava da dio, in effetti anche allora erano piuttosto dispendiose sia la svezia che la norvegia, si pagava già allora per entrare in centro a Oslo, infatti abbiamo mangiato pane e formaggio per una settimana a Oslo perchè spendavamo un sacco di soldi la sera nei pub a bere birra! All’epoca se una birra media da noi la pagavi 2000 lire, la costava l’equivalente di 7/8000 lire! Lubecca – Oslo in traghetto senza prenotare (biglietto comprato al porto) circa 20 ore, una vita, ma noi avevamo tutto il tempo del mondo, volevamo vedere il mare del nord. La cosa curiosa è che sul traghetto non avevano l’acqua hai distributori automatici, dovevi cenare al ristorante per bere, allora abbiamo optato per 12 lattine di birra al supermercato della nave, visto che non guidavamo noi!! Paesaggi stupendi. Ci ritonerei volentieri.

  4. complimenti fantastica avventura on-the-road di quelle che non si scordano piu’! ed e’ esattemente cosi che vorrei farlo io…campeggi e hytte dove possibile per godere a pieno della natura di quei posti. Pero’ io niente traghetto ma ponti, adesso c’e il ponte che collega danimarca e svezia molto piu comodo e veloce anche se toglie un po di avventura al viaggio e poi su fino a Tromso (devo assolutamente vedere questa citta’), isole Lofoten (solo a pensarci mi viene una voglia irresistibile di mettermi il casco e partire) e poi capo nord il punto piu a nord d’europa e lo spettacolo del sole di mezzanotte…immagino abbiate trascorso qualche giorno in danimarca…molti amici diretti a capo nord preferisco fare solo tappe di trasferimento fino in norvegia/svezia, secondo te merita invece una visita di qualche giorno in piu’ ? cmq per quest’anno “mi accontento” di riuscere a fare il tour Turchia-Siria …ma il prossimo dovrebbe essere Capo Nord e magari se volete unirvi a me si puo organizzare qualcosa…chissa’ 🙂

  5. Oslo mi è piaciuta moltissimo, una città molto viva, almeno 2/3 giorni li merita. Mi hanno detto che è molto bella Bergen ed anche Stavanger. Noi non siamo arrivati a Capo Nord, però è una meta da non perdere. In effetti ora c’è di comodo il ponte, penso sia quello che collega Elsinborg a Elsingor, perchè noi quel tragitto l’abbiamo fatto con un piccolo traghetto. Tornerei volentieri in quei posti, poi ora che Chiara ha finalmente deciso che a marzo/aprlile venderà la sua attività, avrà un pò più di tempo libero , troverà anche il tempo per un piccolo viaggio. Vedremo. Ci si può organizzare. Comunque il viaggio che hai deciso di intraprendere è molto affascinante, è un bel accontentarsi. Ciao.

  6. Siamo partiti da Kiel non da Lubecca, stavo dando un occhiata a google earth, il ponte è da Copenhagen – Malmo… Elsinborg- Elsingor è a nuoto…

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