Le banche di sua Maestà

Una delle prima cose che faccio appena mi trasferisco in un paese estero è aprire un conto corrente. Senza di quello tutto diventa molto più complicato se non addirittura impossibile specialmente nelle prime settimane di permanenza. Se invece capita che mi trasferisca in un paese in cui ho già un conto corrente aperto da un mio precedente soggiorno, la prima cosa che faccio è andare in banca per far cambiare il mio recapito postale e telefonico, ovviamente dopo aver trovato casa. Esattamente come feci sei mesi fa non appena arrivai qui a Nottingham in modo da ricevere tutta la posta della banca al mio nuovo indirizzo. Alcuni mesi dopo, in settembre, tra la corrispondenza della banca ricevetti una lettera che mi comunicava che da li a poche settimane (sottolineo “poche”) avrei ricevuto la mia nuova debit card con una allettante novità. La novità consisteva semplicemente nel passaggio da Maestro a Visa. Evidentemente la novità aveva più importanza per la banca che di sicuro era riuscita a strappare un accordo molto più favorevole con il circuito Visa. Per me non cambiava assolutamente niente. La “debit card” qui in Inghilterra corrisponde al nostro bancomat italiano, Stesso utilizzo, stesso funzionamento. Ne più ne meno. La mia scadeva alla fine del mese di novembre. Passano alcuni mesi e si giunge al 12 Novembre. Nessun segno della mia nuova e fiammante debit card marcata Visa. In compenso i miei genitori dall’Italia mi fanno sapere che ho ricevuto una lettera della stessa banca inglese al mio indirizzo italiano. Ma che non e’ la mia nuova debit card. In sei mesi ho ricevuto tutta la posta della banca al mio indirizzo inglese improvvisamente ed inspiegabilmente una lettera prende la via dell’Italia. Da dove hanno recuperato il mio indirizzo italiano ? E dove diavolo è la mia nuova  debit card. Mi armo di pazienza e vado in banca. “…buongiorno è possibile verificare quale recapito avete sui vostri computer relativo al mio conto bancario, perché’ ho ricevuto una lettera in Italia, ma ho fatto cambiare il mio recapito qui in Inghilterra sei mesi fa…” “vediamo subito” mi interrompe prontamente la gentile, ma questa mattina piuttosto sbrigativa, lady al banco informazioni. digita velocemente sulla tastiera e…”…appartamento 308, bla,bla, Nottingham” “Esatto!” rispondo “Allora come mai una lettera e volata in Italia?” Mi guarda confusa, digita ancora, guarda il monitor ancora più confusa poi “Ahh…questo è il suo indirizzo italiano ?” mi chiede mostrandomi lo schermo “Si ma cosa ci fa li ?” chiedo incredulo “Questo è il suo indirizzo di casa“ mi dice mostrandomi l’indirizzo inglese e “questo e quello di posta” indicandomi quello italiano. Adesso sono io quello confuso. “Ma scusate siete una banca o un azienda di spedizioni ? “ gli domando “Se volete anche quello di fatturazione…me ne invento uno in Cina, cosi riempiamo qualche altro hard disk di cazzate”. “Vuole cambiarlo ?” mi chiede guardandomi con aria innocente. “No volevo due etti di cotto e uno di bresaola, tagliata fine mi raccomando” “Le chiamo una collega che le risolve il problema” si affretta a dire. Bene. Mi fanno accomodare e in effetti in pochi secondi la collega della collega della lady cambia il delivery address italiano con quello inglese. “Altri indirizzi ?” chiedo non si sa mai “ No solo due, adesso sono tutte e due qui Inghilterra al suo appartamento” Mi rimane la curiosità di sapere perché’ per sei mesi ho ricevuto tutta la posta della banca qui in Inghilterra e improvvisamente una lettera è finita in Italia. Non resisto e lo domando. Non l’avessi mai fatto. La collega della collega della lady inizia un arrampicata sugli specchi degna del miglior Messner, tanto che finisce per andare nel pallone…e prima che ci trascini anche me le chiedo…”e possibile sapere se la mia nuova debit card è stata spedita perché’ quella che ho è in scadenza alla fine di questo mese e non avendola ancora ricevuto mi domandavo se ci fossero dei problemi…” e intanto tiro fuori la lettera ricevuta in settembre. “vediamo subito” mi risponde sollevata la collega della collega della lady che salta prontamente giù dallo specchio a cui era aggrappata con i denti. “No non ancora…ma non le spediamo prima di due settimane dalla scadenza” aggiunge. Oh cielo questa mi è nuova! Ho una certa esperienza con le banche grazie al mio vagabondare per il mondo e questa proprio non la sapevo si vede che qui in Inghilterra si fidano molto delle poste, che devo ammettere sono abbastanza efficienti. Però uno “strano!” mi scappa. Cosa che fa sobbalzare la collega della collega della lady forse punzecchiata nell’orgoglio. “E sempre stato cosi” replica stizzita Va bene, accetto la bacchettata e la finisco li nonostante un pessimo presentimento. Passano due settimane e il 25 novembre ancora nessuna traccia della mia nuova debit card. Mi armo nuovamente di pazienza e vado in banca. “…buongiorno ho un problema con la mia debit card”  dico scandendo bene la parola “problema”. “Si mi dica” replica la sempre gentilissima, seppur diversa, lady al banco informazioni. “beh mi scade tra cinque giorni” spiego velocemente  “e non ho ancora ricevuto niente” Non finisco la frase che la diversa-lady parte nella consueta battitura su quella stessa povera tastiera…”Strano!” esclama improvvisamente guardando il monitor. Ma guarda un po’! penso io, è  la stessa cosa che dissi io due settimane prima…il mondo è proprio tondo! “In effetti non è stata spedita, vuole che le faccia un ordine per la nuova ?” mi domanda guardandomi con lo stesso viso innocente dell’altra lady “No vorrei tre etti di crudo e due di salame…tagliato fine mi raccomando” Inserisce l’ordine nel computer e mi stampa la ricevuta dicendomi “Non so se riuscirà ad averla per il primo del mese mi dispiace”…”Guardi adesso come adesso basta che arrivi perché’ sono stufo di venire qui ad ordinare affettati” “ah e già che c’è…” chiedo a metà strada dalla porta di uscita “…può mica controllare i miei recapiti che avete sul vostro computer…sa non si mai ?” “Si certo…vediamo verrà spedita in Nottingham in via….” “Esatto!” rispondo tirando un sospiro di sollievo. Passano due settimane. Il 7 dicembre nessuna traccia della mia nuova debit card. I tempi di consegna sono 5 giorni lavorativi. Testuali parole della banca. Questa volta non mi armo di pazienza ma di una 44 magnum e vado in banca. stavolta chiamo Bahv. Un amica che lavora nella filiale come Marketing Advisor. Purtroppo il mio problema non è proprio di sua competenza ma prima che usi la 44 magnum penso sia meglio disturbarla. “Come posso aiutarla?” mi dice sempre gentilissima una lady diversa dalla diversa-lady precedente. “Posso parlare con Bahv?” “Ha un appuntamento?” “le dica Luca dall’Italia”…la lady diversa dalla diversa-lady precedente mi guarda e intuisce che per me non è proprio giornata e che se non vuole che anche la sua di giornata si giri per traverso è decisamente saggio che mi porti subito nell’ufficio di Bahv senza fare ulteriori domande. Finalmente dopo abbracci e baci possono finalmente spiegare a qualcuno con meno confusione in testa il mio semplice e banale problema. “Dunque vediamo” mi dice Bahv digitando sulla tastiera. “Hai fatto l’ordine il 25 novembre…” “Esatto” rispondo “E la tua nuova debit card e’ stata spedita il 26 novembre…” A quel punto ci guardiamo confusi dritti negli occhi. Poi azzardo “Ma dove diavolo è sta debit card ?” “Controlliamo l’indirizzo a cui è stata spedita…” dice lei…”Ecco è questo…” mi indica…a momenti mi viene un colpo, “Ma quello non è il numero del mio appartamento quello è il numero della via…e manca il nome del palazzo senza quello e senza numero dell’appartamento non arriverà mai!” Le spiego che poche settimane prima avevo fatto sostituire l’indirizzo di delivery rimasto inspiegabilmente italiano con quello inglese e che evidentemente la collega della collega della lady ha sbagliato persino a copiare l’indirizzo dal mio Iphone. E pensare che ogni volta che devo dare il mio indirizzo a qualcuno lo faccio sempre leggere per paura che io sbagli a pronunciare i nomi delle vie che spesso sono cosi contorti. Non ci posso credere!. Mi cancella l’ordine precedente, cambia l’indirizzo per l’ennesima volta….lo ricontrolliamo altre sette volte e poi emette un nuovo ordine per questa stramaledetta debit card. Oggi sono in trepidante attesa…di sapere quale altro problema salterà fuori nei prossimi giorni. Per il momento la lezione è questa…le banche di sua Maestà sono nella più totale confusione. E devo ammettere che ad oggi il sistema bancario inglese è peggio di quello italiano in quanto a servizi…anche se fortunatamente (almeno per me) non ancora al livello di “strozzinaggine” (o stronzaggine, vedete un po’ voi). Ma d’altronde questa è una delle tante conseguenze scaturite qui in Inghilterra da quando il giocattolo si è rotto con la recente crisi finanziaria mondiale…che poi alla fine della fiera…. di mondiale, purtroppo per noi, ha avuto solo le conseguenze, Non mi va di prendermela con la “collega-della-collega-della-lady-diversa-dalla-diversa-lady”. Loro sono in balia della confusione. Me la prendo invece con quei quattro pirla a New York e a Londra che hanno scatenato sto gran casino coinvolgendo tutti noi…che poi io nemmeno li conoscevo questi qui! E voi ??

2 Risposte a “Le banche di sua Maestà”

  1. Hai descritto in modo perfetto come funzionano le cose, ma…..non ti preoccupare sei in buona compagnia! Anche la mia banca combina un pò di confusione: ho la residenza a Lodi, ma vivo a Casalpusterlengo, la mia banca è esattamente a metà strada . Anche a me continuava ad arrivare posta al mio indirizzo lodigiano, ho richiesto almeno un paio di volte neanche di spedire la posta ad un altro indirizzo, ma di lasciare tutto li in banca in quanto ho una casella di posta che settimanalmente ritiro!! Se le banche fanno casino per 15 km di distanza immagino il resto…..
    P.S. quei pirla non li conoscevo nemmeno io, ma sto pagando per loro! Buona giornata.

  2. vedo che anche tu hai il tuo bel da fare con le banche italiane…la cosa mi consola un po. Quando giunsi qui sei mesi fa notai che nelle banche inglesi, rispetto a dieci anni prima, vi erano molte meno persone in coda alle casse e molte di piu invece ai banchi informazioni.
    Certo che sarebbe bello almeno partecipare tutti alla festa quando le cose vanno bene (per quei quattro pirla) e non solo quando le cose vanno male.
    Buona giornata anche a te…in particolare se devi andare in banca 🙂

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