All’inizio di una stretta e secondaria via di Londra ci sono le strisce pedonali più famose e attraversate del Regno Unito e forse del mondo intero. Al numero 3, nel lontano 1931 venne fondato e aperto quello che trent’anni più tardi avrebbe dato alla via, e alle sue strisce, la sua eterna fama: lo studio di registrazione di Abbey Road. In realtà sia lo studio che la via non sarebbero mai diventati famosi quanto Buckingham Palace o il Big Ben se non fossero arrivati li loro, i Fab Four di Liverpool, e diciamola pure tutta, se quella mattina del 8 Agosto 1969 Paul McCartney non si fosse letteralmente inventato la fotografia per la copertina di quello che fu il loro ultimo album, intitolato appunto Abbey Road.
Abbey Road, raggiungibile con la metro prendendo la Jubilee Line fino a St. John’s Wood Station, è tutto sommato la stessa degli anni ‘60. Una normale e anonima via secondaria aperta al traffico con il suo normale e altrettanto banale passaggio pedonale. Eppure anche senza particolari indicazioni turistiche se ci si passa, a piedi o in macchina, basta semplicemente che l’occhio cada sulla gente che attraversa le strisce per esclamare: “Questa non può che essere Abbey Road!”. Davanti agli studio di registrazione è installata una telecamera che riprende tutto il giorno, tutti i giorni, fiumi di turisti che ripercorrono a modo loro i passi di John, Paul, Ringo e George. Devo confessare che seppure sia un normalissimo passaggio pedonale una volta li, fan dei Beatles o meno, non si riesce a resistere alla tentazione di lasciarsi andare per un attimo (chi anche per decine di volte) e attraversare fermandosi in mezzo in posa. Anche perché le macchine in Inghilterra si fermano sempre ai passaggi pedonali dando la precedenza, e non solo quando si attraversa semplicemente una via, ma anche quando ci si ferma nel mezzo di Abbey Road in fila indiana sotto lo sguardo divertito della gente e della videocamera.
A questo link AbbeyRoadCrossing potete gustarvi in diretta le stravaganze di centinaia di improvvisati Fab Four.
Ho dato un occhiata alla webcam e alle foto, c’è un sacco di gente che passa e imita, fantastico. Ho visto anche un modo intelligente per segnalare agli automobilisti le strisce pedonali, cosa che in Italia non faranno mai. Sempre peggio qui….ciao
E’ vero hai proprio ragione… lo notai anche io i primi giorni qui in UK. E’ la cultura del rispetto dei pedoni che poi vista piu in generale e’ la cultura del rispetto per chi e’ piu’ “debole” o piu’ “indifeso”. Aggiungo che ogni marciapiedi (compresi quelli dei centri storici) ha lo scivolo per agevolarne l’accesso alle carrozzine, ai passaggini, agli anziani ecc e poi credimi che non c’e’ bisogno di strisce dipinte o segnali luminosi per far si che le macchine si fermino. Molte, tante, troppe piccole cose che noi (italiani) purtroppo notiamo subito a dimostrazione di quanto ancora dobbiamo imparare in fatto di civilta’. Ciao.