Una birra in Parlamento

ParliamentNo, nessuno ha ordinato una birra durante una seduta del Parlamento inglese, tranquilli. Eppure la birra, in parlamento, ci e’ arrivata lo stesso. Sono bastate, per così dire, 100.000 firme raccolte con una petizione online per portare a dibattito la questione del rialzo della tassa sulla famosa pinta inglese. Nel 2008 venne introdotta una tassa a salire (escalator tax) del 2% sopra l’inflazione per ogni anno, fino al 2014/15. Ad oggi l’escalator tax ha portato un rialzo delle tasse sulla birra del 40% dal 2008. Una tipica pinta di birra costa all’incirca 3.10 sterline di cui un’abbondante sterlina, tra la escalator tax e l’iva (chiamata VAT in inghilterra) se ne va nelle casse di sua Maesta’. Al conseguente aumento del prezzo di una pinta per far fronte all’aumento delle tasse, va anche aggiunta la difficile situazione dei pub inglesi. La crisi economica attuale non ha risparmiato neanche loro: sono 6000 quelli che hanno dovuto chiudere negli ultimi quattro anni. Il CAMRA, l’organizzazione per la tutela della vera birra ale, ha promosso una petizione in internet per chiedere di interrompere l’applicazione dell’escalator tax che sta seriamente rischiando di strangolare il mercato dei pub che non riescono più’ a tenere i prezzi delle pinte a un livello ragionevole. Basti pensare che negli ultimi tre mesi sono state vendute 117 milioni di pinte in meno. L’escalator tax si fa sentire pesantemente e sempre meno persone possono permettersi una pinta al venerdì sera all’uscita dal lavoro.

Conoscendo abbastanza bene la cultura inglese e il loro generale buon senso, sono sicuro che il dibattito in parlamento porterà’ all’abolizione dell’escalator tax e il prezzo della pinta tornerà’ così’ sotto alle tre sterline aiutando il mercato dei pub a risollevarsi, ecco perché in realtà’ quello di cui voglio raccontarvi non riguarda l’escalator tax o il prezzo delle pinte e neanche della grave crisi dei pub britannici ma di quanto invece sia bello vedere che con “solo” centomila firme in alcuni Parlamenti al mondo e’ possibile far entrare una fresca e gustosa pinta, mentre in altri non ne bastano trecentomila per cacciarne via condannati, ballerine e leccaculi.

Ma in fondo, verrebbe da dire che si sa che il primo Parlamento nacque in quel lontano 1248 proprio in Inghilterra… e magari proprio tra un pinta e una discussione.

Ruolo del Parlamento (Wikipedia) – […]L’esistenza del parlamento può essere considerata diretta conseguenza del principio di sovranità popolare. In Italia esso è sancito dall’art. 1, secondo comma, della Costituzione: “La sovranità appartiene al popolo”. Il suo ruolo è stato efficacemente descritto da Hegel con l’espressione di: “porticato tra lo Stato e la società civile”.

Si dice che qualcuno, tanto, tanto tempo fa “…caccio’ i mercanti dal tempio”

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